venerdì 24 gennaio 2014

Parigi Haute Couture, tra anacronismi e gran classe






Parigi Haute Couture fra anacronismi e splendori. Nella tre giorni parigina abiti per milionarie che, però, affascinano tutte le donne del mondo. 
L’Atelier Versace fa sfilare la versione contemporanea di una dea, tra sensualità e mistero, con i revers delle giacche e gli scolli degli abiti che formano fluidi cappucci alla Grace Jones.
È quasi un pret -à-couture il defilé di Christian Dior firmato da Raf Simons. La linea è una rivisitazione moderna e sensuale di pizzi e trasparenze. Le sue 52 uscite sono molto traforate, con tessuti trattati con lavorazione à-jour, formata da piccoli oblò ritagliati, asole e fessure, black&white.
Grande attesa per Schiaparelli, il brand rilevato da Diego Della Valle e affidato alla creatività di Marco Zanini. Il suo stile rinnova la griffe con metri di tulle argenteo e blazer maschile, short luccicanti e mantella couture in broccato, giacca dandy verde acqua con maniche nere esplosive, camicia di chiffon in pois infilata nella lunga sottana a ruota.
Atmosfera da discoteca e completi dall’aria ginnica invece da Chanel by Karl Lagerfeld. Le giacchine bolero scoprono il vitino da vespa, segnato da un motivo alto a bustino che lascia poi libera la gonna. Su tailleur, completi e abiti da cocktail abbina scarpe da ginnastica, ricche, preziose, ricamate e glitterate.
È nomade, curiosa e anela l’Oriente la donna che veste l’Haute Couture di Armani Privé. La sua collezione ha richiami etnici, jacquard a disegni indiani e pizzo crinolina, su blazer da giorno com pantaloni da odalisca.
Somiglia a un'opera d'arte a cavallo tra pittura e lirica la sfilata di Valentino. Tra le 55 uscite c'era la Violetta della «Traviata», in un lungo tutù bianco ricamato con la partitura del brano, ma anche l'abito Adamo ed Eva (dal dipinto «Il giardino dell'Eden» di Lucas Cranach) ricamato con fili di 50 colori e realizzato con 2200 ore di lavorazione.
Infine, Jean Paul Gaultier che propone le sue donne colorate che sfarfallano ironiche e leggere sulla passerella.

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