martedì 23 maggio 2017

Selena Gomez: "Depressa, ansiosa, attacchi di panico. Mi ha salvato la rehab"

“La mia autostima era sotto i tacchi. Ero depressa, ansiosa. Ho cominciato ad avere attacchi di panico prima di salire sul palco o subito dopo il concerto. Praticamente mi sembrava di non essere abbastanza brava”.


Selena Gomez racconta un grande momento di crisi che è riuscita a superare: “Pensavo di non poter dare più nulla ai miei fan, e loro se ne sarebbero accorti, cosa che, ora lo capisco, era tutta nella mia testa – ha fatto sapere a “Vanity Fair” - Ero così abituata a cantare per i ragazzini. Ai concerti riuscivo a far alzare a tutti il mignolo e promettere che non avrebbero permesso mai a nessuno di farli sentire inferiori. Ma all’improvviso li vedevo fumare e bere, ragazzi di venti, trent’anni, e li guardavo negli occhi e non sapevo più cosa fare. Non potevo dire: “Alzate il mignolo e giurate a voi stessi che siete belli!”.
Non funziona così e lo so perché devo affrontare la stessa merda che affrontano loro. Quello che avrei voluto dire veramente è che la vita è così difficile e che a volte si vuole soltanto scappare. Ma non riuscivo a capire me stessa, quindi avevo la sensazione di non avere nessun consiglio da dare. E così forse credevo che tutti là davanti a me stessero pensando: questa è soltanto una perdita di tempo”.
Nel 2016 poi la rehab, con un volo per il Tennessee, senza cellulare e insieme a un gruppetto di altre giovani donne per iniziare un programma che includeva terapia individuale e di gruppo, oltre all’ippoterapia. «Non ha idea di come sia stato bello stare con sei ragazze, persone reali che se ne fregavano di chi fossi, gente che lottava per la propria vita. È stata una delle cose migliori che abbia mai fatto”.
Infine la liberazione: “Tutti volevano disperatamente che fossi autentica, e quando finalmente è successo è stata una liberazione. Non sono diversa da come mi mostro là fuori. Sono stata molto vulnerabile con i miei fan e a volte dico cose di cui mi pento. Ma devo essere sincera con loro. Sento che è una parte fondamentale di quello che sono adesso”.

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